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Earth without ART is just "eh" eppure il 5Pointz è stato chiuso e demolito.
Vorrei partire da qui per esprimere la mia opinione su come il nostro paese stia andando alla rovescia. Un Twitter del 19 Novembre del 2013 recitava così: "The biggest art crime was committed today by Jerry Wolkoff... 5pointz genocide", dopo che, nella notte tra il 18 ed il 19 Novembre, l'edificio era stato dipinto di bianco per coprire i graffiti che lo ricoprivano.
Il 5Pointz era un museo vero e proprio dove tantissimi artisti andavano a "esprimersi" sui muri dell'edificio occupato, ma le leggi sono leggi e, in un paese che le fa rispettare, il volere dei proprietari dell'edificio ha avuto la meglio. Sì, perchè è la legge che dovrebbe fare il suo corso e dovrebbe tutelare i cittadini, nel bene comune o, come in questo caso, nel male.
Di grande attualità, ora, è il tema dell'immigrazione, per i più facinorosi "quelli" sono tutti clandestini, per i "buonisti" sono vittime di un genocidio continuo (in parte la penso così anche io) ma nessuno si pone la preoccupazione di ragionare davvero sul problema, di chiedersi chi sono, perchè vengono, da cosa scappano e perchè vengono da noi.
Invito sempre a leggere articoli, approondimenti e a farsi molte più domande di quelle che, senza pensarci su, ci vengono in mente. Ma soprattutto per capire il presente bisogna sempre chiedersi cosa è accaduto nel passato per capire davvero chi entra per chiedere asilo politico, chi per avere lo stato di rifugiato, chi cerca lavoro e chi cerca semplicemente di passare dall'Italia per arrivare in altri paesi dove ricongiungersi con la propria famiglia già integrata nella società ospitante.
Pensate che ho divagato? No, volevo partire con l'arte passando per l'immigrazione per arrivare al punto ossia ad un concetto politico tanto caro al nostro paese.... l'impunità!
È certo che in un paese ricoperto di bugie dette dai politici e riproposte continuamente dai mezzi di comunicazione di massa, l'idea di prederci sul serio è ben lontana dalle menti che popolano questo paese. Ognuno è pronto ad approfittare, nel suo piccolo status, di quella impunità certa come nel caso dell'elusione di un divieto o come nel caso di una multa che non si pagherà a causa del cavillo.
Ci lamentiamo dei cani che sporcano le strade ma poi parcheggiamo in doppia fila intralcando il traffico, questo è un esempio semplice per spiegare come ognuno di noi "sguazza" in questo limbo approfittandone a suo comodo, pur lamentandosi.
In un paese dove la gestione dello Stato è delegata alla mafia, l'unica cosa che potrebbe salvarci è la certezza della pena, ma siamo pronti a rinunciare al nostro tornaconto personale?
Immagino, sinceramente, i cori di "magari", "certo" e anche "ma quale tornaconto?!", eppure sono altrettanto certo che da qualunque parte si partisse con questa "ristrutturazione" del paese, i "colpiti" per primi insorgerebbero al grido di "pensano che questi sono i veri problemi della società".
Non voglio pensare che non ci sarà mai la speranza di tornare un paese degno di tale nome, ma è dura e solo un sistema politico ristrutturato potrà garantirlo, specialmente se sarà basato sul modello di paesi più funzionali del nostro.
Quindi torniamo all'arte. Si dice che non c'è arte senza sofferenza, che sia finalmente giunta l'ora di dar vita a nuove correnti artistiche?
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